Ho sempre pensato che nella galassia dei dolci, quello dei “dolci al ristorante” rappresentasse un pianeta a parte.
Per me – come per molti golosi – il dolce è spesso oggetto di una quotidiana ed estemporanea consumazione di rapina, il soddisfacimento erotico di un impulso improvviso e irrefrenabile che chiede di essere immediatamente pacificato. Un atto sessuale senza preliminari.
Il dolce che si gusta al ristorante ha una natura del tutto diversa, viene alla fine, anticipato da numerosi e più o meno sapidi preliminari. Lo consumiamo in un gesto atteso, pianificato, un rito irrinunciabile e accessorio mai vissuto come un bisogno che ci sorprende.
Perciò ho deciso di creare uno spazio dedicato ai dolci dei cuochi, per esplorare la loro ricerca e lo studio di un momento che deve tenere conto dei preliminari, ben al di là di un semplice atto compulsivo.