Ci approcciamo a questo nuovo anno (l’atteso 2015 che vedrà protagoniste l’alimentazione e la nutrizione) con la prima delle ricette del CALENDARIO 2015, il 3^ per Godocoldolce. E si inizia con la Frollapiena con salsa di melagrana: una crostatina al cacao, ripiena di crema alla ricotta e accompagnata da gelatina di melagrana. L’idea e la realizzazione è di DiegoeGodi che la presenta così:
Ingredienti&Preparazione
Per la Pasta Frolla al cacao
125 g burro
125 g zucchero
1 uovo
200 g farina
40 g cacao amaro
1 pizzico di lievito in polvere
1 pizzico di sale
Si lavora il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, l’uovo e a seguire si aggiungono gli altri ingredienti. La pasta va coperta e messa a riposare in frigo per circa 30 minuti. Si foderano gli stampini con la pasta sulla quale appoggiare legumi secchi prima di cuocere per circa 20 minuti a 180°. Una volta fredde, le crostatine possono essere farcite.
Per la Crema di ricotta
250 g ricotta
2 cucchiai zucchero a velo
Si passa la ricotta al setaccio, si aggiunge lo zucchero a velo e si lavora fino ad ottenere una consistenza spumosa.
Si lascia riposare in frigo per un’ora circa prima di utilizzarla.
Per la Gelatina di melagrana
3 melagrane
1 arancia
1 mela
zucchero (in base alla quantità di succo ottenuto dalle melagrane)
Dopo aver sgranato le melagrane, bisogna ricavarne il succo: il metodo migliore è quello di passare i chicchi al passaverdure. Ottenuto il succo, lo si pesa aggiungendo la metà del peso in zucchero; si mette a bollire in un pentolino assieme alla mela frullata e alla scorza d’arancia. Dopo circa un quarto d’ora la gelatina raggiunge la giusta consistenza e si può conservare in barattolo.
La si serva, accompagnandola alla crostatina, in una ciotolina a parte o versandola sul ripieno.
Variante della Gelatina di melagrana
“Pigliarai pomi granati, li cavarai le grana ben monde, spremendoli in un vaso, tanto che possi
hauere una libra di quel suo vino, mettendolo in un pignattino à bollire con un grano d’ambra,
oncie sei di zuccaro fino, lo farai consumare per metà, a fuoco lento, ben coperto,
che quella sarà una salsa per latticini arosto, & uccelletti”.
Bartolomeo Stefani, cuoco alla corte dei Gonzaga, in “L’arte del ben cucinare ed instruire i meno periti in questa lodevole professione: dove anche s’insegna a far pasticci, sapori, salse, gelatine, torte, ed altro”, Mantova, 1662.