La premessa è d’obbligo: re-censore è solo un gioco di parole e non ha alcun valore critico né pretesa di esprimere giudizi valutativi. Quando decidiamo di provare un ristorante, siamo animati dalla golosità (forse è l’unico nostro vizio…“nessuno è perfetto”, parafrasando l’indimenticabile film di Billy Wylder), ma anche dalla curiosità e dalla voglia di imparare qualcosa; gustare i piatti non vuol dire solo abbandonarsi al piacere dei cinque sensi, ma anche e soprattutto informarci sulla storia, la cultura e le tradizioni dei luoghi poiché i valori gastronomici sono sempre riconducibili ai territori di appartenenza. Lo stesso dicasi per le proposte vinicole o di altre bevande: la carta dei vini è indice di competenza del ristoratore e di sensibilità verso il cliente, ma preferiamo mediamente scegliere fra i vini del luogo, pur accettando in qualche caso le eventuali proposte di inconsueti o anche arditi abbinamenti.
Nella scelta del ristorante ci piacciono l’avventura e le novità ma siamo selettivi per il tipo di cucina, stile e comfort dell’ambiente, ammiriamo i panorami e le valenze storico-monumentali della città o del luogo; durante le visite proviamo a conoscere gli chef (ma preferiamo chiamarli cuochi) ed a sbirciare nelle cucine che consideriamo luoghi magici e di intrigante mistero; a volte ci piace scambiare qualche parola con i gestori ed il personale di sala per comprendere la storia del locale e carpirne le prospettive future.
Fondamentalmente se ci sediamo in un’osteria o una trattoria, desideriamo trascorrere due ore di gusto in una bolla di serenità e di distacco dalla routine quotidiana e decidiamo di descrivere l’esperienza solo se ci ha in qualche modo emozionato: attenzione, non parliamo solo di sensazioni legate al cibo o alle bevande (per l’amor di Dio sono importantissime), ma dell’insieme di percezioni legate al luogo, le luci, gli odori, i personaggi, gli ambienti, talvolta anche le nebbie o le difficoltà topografiche, che rendono ogni escursione unica ed irripetibile.
Il nostro unico desiderio in queste brevi note scritte è quello di condividere con altri sconsiderati ed appassionati le nostre esperienze ed emozioni, non certo con intento di effimere relazioni o per esprimere giudizi narcisisti, ma con l’attesa di aumentare le conoscenze collettive e di dare spazio a tanti bei luoghi ed interessanti esperienze gastronomiche territoriali.
Sandra e Nicolò
I Re-Censori