Il suono del cioccolato che si spezza, svela la quantità di cacao in esso contenuta, nonché la sua compattezza e la sua omogeneità. Lo schiocco netto e nitido, ad esempio, denota una buona cristallizzazione del burro di cacao. Il cioccolato al latte invece, per la materia grassa in esso contenuta, ha un suono più morbido.
La musica è in grado di influenzare i nostri stati d’animo, il jazz, addirittura, sarebbe in grado di rendere “speciale” anche il cibo “normale. Ma…una musica normale, di sottofondo, sarà in grado di alterare il gusto dell’alimento che si sta assaporando, in maniera più o meno marcata, a seconda del genere che si sta ascoltando…? “Eppure una traccia, sia essa il solco di un vinile o una linea melodica, tra cioccolata e musica si riesce a percorrerla. Ricordando come all’inizio la musica era fruita da pochi in sala, o meglio in “camera”, si sa come spesso fosse ascoltata servendo e sorbendo chicchere di cioccolata” (da “Storia e Storie di Cioccolato”, Choco Marche Confartigianato 2011, Dott. Tommaso Lucchetti e Dott.ssa Paola Mengarelli).
Come descrivere il cioccolato che assaggiamo se non come una sinfonia di gusti? Una melodia di aromi…un’armonia di note dolcissime e inebrianti…una musica per il nostro palato! “Noi siamo i creatori della musica, noi siamo i creatori anche dei nostri sogni” (tratto dal film “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” del 1971, regia di Mel Stuart).