Chi è il goloso che non si è chiesto cosa cambia tra la crema catalana e la crème brulé? Quando la punta del cucchiaino ne spacca la patina di zucchero cotto … per immergersi nella crema morbida, è sempre una poesia! Strepitose entrambe, le distingue la cottura! Ce lo spiega “Il nuovo oracolo delle torte” Edizioni del Baldo 2012: la crema catalana nella sua regione d’origine – la Catalogna spagnola – viene tradizionalmente servita per la festa di San Giuseppe e a differenza della crème brulé francese non è cotta a bagnomaria. Bene! Come si preparano?
Per la crema catalana
1 litro di latte
8 uova
200 grammi di zucchero bianco
45 grammi di maizena
1 limone
80 grammi circa di zucchero di canna o integrale [anche se la ricetta originale vorrebbe lo zucchero bianco]
Sbattere i tuorli con lo zucchero, la maizena, la buccia del limone grattugiato e aggiungere poco alla volta il latte. Versare il preparato in una pentola capiente su fuoco basso, mescolando fino a quando la crema non si sarà rappresa. Disporla in diverse ciotole (o stampini di alluminio), lasciando raffreddare a temperatura ambiente, per procedere poi verso il momento tanto atteso in cui: spolverizzare la superficie con lo zucchero di canna da caramellare con l’apposito e tradizionale ferro rotondo incandescente riscaldato sulla fiamma, in mancanza del quale si può procedere utilizzando il grill del forno o più comunemente un cannello da cucina.
Per la crème brulé invece..
100 grammi di zucchero
6 uova
4 dl di panna
1 bicchierino di liquore all’arancia
zucchero di canna o integrale
Questa versione della crème “non ortodossa” ci piace moltissimo:
Montare i tuorli con lo zucchero e incorporare il liquore e la panna. Versare la crema ottenuta nello stampo (o in piccoli stampini) da crème caramel da porre a sua volta, in una pirofila riempita d’acqua fino a metà del bordo. Cuocere in forno a 140° gradi per almeno 45 minuti. A cottura ultimata, procedere cospargendo di zucchero la superficie e caramellare come per la catalana.
Ad maiora