“Biscotto” è il termine col quale nello sport – e in particolare nel calcio – si definisce un accordo sottobanco fra due squadre a scapito di altre. Perciò è assai probabile il verificarsi di certi episodi nell’ultima partita di un girone a quattro squadre in cui si trovino ad incontrarsi la prima e la seconda del girone che con un pareggio si troverebbero a passare entrambe il turno.
Il caso vuole che in questo periodo si verifichi una curiosa concomitanza fra due episodi:
– Il calcio italiano finisce sui giornali di tutto il mondo in queste settimane per il più grosso scandalo di partite truccate del panorama professionistico mondiale negli ultimi anni. Coinvolti giocatori di primo livello. Un nazionale viene lasciato a casa prima della partenza per gli europei, perché in posizione sospetta nello scandalo. Un altro nella stessa posizione viene graziato dal c.t., un altro ancora, il portiere Buffon, pare abbia scommesso un milione e mezzo di euro su partite di calcio. Non è chiaro relative a che squadra ma se confermato dalle indagini in corso il fatto sarebbe vietato dai regolamenti anche se non ha partecipato a combine pianificate. Inoltre, lo stesso giocatore in una incauta e surreale intervista sull’argomento non aveva avuto difficoltà ad ammettere che… così va il mondo. Questa è l’immagine che si ha di noi italiani. Sicuramente non siamo solo questo, ma certi fatti non aiutano.
– La nazionale italiana di calcio che disputa i campionati europei in questi giorni si viene a trovare, per responsabilità proprie e leggi dello sport, alla vigilia di una partita nella scomoda posizione citata in apertura. In vista della terza partita ed ultima partita del girone, giocatori e osservatori hanno paventato il timore che spagnoli e croati, che si affronteranno lunedì, possano accordarsi per fare un ignobile “biscotto”. Da quale pulpito noi italiani, con giocatori sospetti in squadra, avanziamo certi dubbi?
Si è forse dimenticato che i “pasticceri” più bravi del mondo, stando alle cronache, siamo proprio noi?
Godocoldolce per Radio Pereira